IL 600 A
NAPOLI |
||||
Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) |
CLASSICISMO
EMILIANO |
|||
Giovanni Battista CARACCIOLO detto Battistello (1570-1637) Usa la luce non
solo per definire
le forme ma anche per evidenziare un disegno
netto e accuratissimo |
Jusepe de Ribera detto lo Spagnoletto
(1591-1652) Sperimenta la luce radente su schemi compositivi desunti dal Caravaggio |
|
Guido RENI (1575-1642) Allievo dei Carracci
evolve il suo stile verso il naturalismo carraccesco,
nel rigore formale e nell’armonia compositiva dei
modelli di Raffaello |
|
|
Massimo STANZIONE(1585-1656) Dipinge
forme monumentali dalla composizione equilibrata |
|||
|
Bernardo CAVALLINO
(1616-1654) Allievo di Stanzione predilige gli
effetti serici delle vesti, i gesti teatrali di figure languide e graziose
che anticipano già il 700 |
|
||
|
Mattia PRETI (1613-1699) Trasferisce i principi formali del caravaggismo in campo barocco usando effetti di luce
radente in funzione dinamica in composizioni affollate di personaggi in
continuo movimento su fondi tempestosi o scenografie architettoniche |
|
||
Francesco
GUARINO (1611-1634) |
|
|
||
|
|
Domenico ZAMPIERI detto il
DOMENICHINO (1581-1641) Profondo conoscitore di Raffaello
evidenzia un rigore compositivo e un’accurata
definizione formale delle figure |
||
|
Luca GIORDANO (1634-1705) Formatosi alla scuola del Ribeira studiò e assimilò Pietro da Cortona,
Raffaello e i Carracci.
Soggiornò a Bologna, a Parma e a Venezia. Grande assimilatore di ogni stimolo formale, elabora uno stile personale ricco
di colore (la sua “maniera dorata”) e fluidità di movimento (il contrasto con
il Preti) il tutto eseguito con una rapidità di esecuzione (Luca fa ampressa) che gli deriva fondamentalmente da una pratica
di mestiere enorme. |
Giovanni LANFRANCO (1582-1647) Studia le grandi composizioni del Correggio (sotto in su) e crea a
Roma e a Napoli spettacolari composizioni dove l’illusionismo prospettico-spaziale, il movimento vorticoso delle figure
e gli effetti sorprendenti della luce anticipano la pittura barocca e
consentono il superamento del caravaggismo nella
pittura di L. GIORDANO, del Solimena
e del DE MURA. |
||
Francesco SOLIMENA (1657-1747) Evidente nella sua pittura il modellato del LANFRANCO e gli
effetti luministici di Mattia PRETI
|
|
|||